giovedì 28 luglio 2011

GRAZIE






Ciao amici,
questo breve post è per dirvi GRAZIE!! Le vostre mail di risposta al blog sono commoventi, siete un grande sostegno morale ed è bello sapere che siete in tanti a sostenere Human Traction. Come ho raccontato in un post precedente, il processo per ottenere il visto di un anno spesso rappresenta un incubo per noi bideshi (stranieri in nepalese): letteralmente centinaia di fotocopie di passaporto, cv con tanto di pergamene di liceo e università, lettere di approvazione di indefiniti e indefinibili ministeri etc etc. Il mitico Mukesh dell' Ong partner Our Sansar oursansar.org mi sta aiutando tantissimo, smazzandosi per me parte di questo simpatico tour; finora non ci sono ostacoli. Per ostacoli si intende che il prezzo lievita di ufficio in ufficio, di timbro in timbro...Mukesh è "del mestiere", confido in lui e se tutto va bene me la caverò con "solo" 630 euro. Settimana prossima dovremmo riuscire a concludere. Oursansar in Inghilterra sta raccogliendo i fondi per il progetto di casa famiglia del quale, inshallah, sarò la coordinatrice.
Un abbraccio e un augurio di buone vacanze ai fortunati che andranno in ferie e un "tenete botta" a tutti gli altri:)

venerdì 22 luglio 2011

AGGIORNAMENTO


Ciao amic@,
nella sezione Pagine ho aggiunto RADICI, è la storia della nascita del mio legame con due bambini nepalesi e la loro mamma. Sostanzialmente è il motivo della fondazione di Human Traction Onlus.
Grazie al tuo contributo potremo assicurare loro un futuro migliore, accesso all'istruzione in un'ambiente protetto e garantire incontri periodici con la madre.
Per tutte le info visita il sito www.humantraction.jimdo.com o contattaci humantraction@gmail.com
GRAZIE

lunedì 11 luglio 2011

Vivere con le scimmie

Vivere a Swayambunath ha decisamente i suoi vantaggi:, dominata dalla collina del monkey temple è un’oasi verde di relativa tranquillità; la zona è abitata principalmente da buddisti ed esuli tibetani. La sera e la mattina si sentono i canti dei bimbi monaci del vicino tempio/scuola e durante il giorno è un via vai di fedeli e monaci nelle tipiche tuniche bordeaux. Bandierine colorate e profumo d’incenso ovunque, pittoresco, come le scimmie che saltano sui tetti…

E’ strano convivere con questi animali, ci metti un po’ ad abituarti all’idea di vederle in giardino o attaccate ai fili della corrente davanti a casa e devi sempre ricordare di chiudere la porta altrimenti te le ritrovi in cucina in un secondo. Con le loro manine rompono e rubano i sacchetti della spesa delle signore per strada e non ti azzardare a guardarle negli occhi perché lo interpretano come un segnale di sfida e ti potrebbero attaccare, insomma un bel cazzo di lavoro vivere con le scimmie! Soprattutto quando ne trovi una morta nel tank. Piccola spiegazione tecnica: a causa della scellerata crescita della città e del relativo inquinamento, la faglia acquifera di Kathmandu è inquinatissima. L’acqua potabile si compra in galloni da 19 litri mentre l’acqua che sgorga dai rubinetti per lavarsi e pulire si compra a camionate. Viene un omino con un’autoclave e versa 6000 litri nella cisterna di cemento in giardino. L’acqua viene poi pompata nel tank sul tetto e da lì nelle tubature di casa. Il tank è provvisto di tappo ma le scimmie sanno toglierlo e sanno che lì c’è acqua. Una poverina (lei o io?) ci è finita dentro ed è annegata. Ovviamente abbiamo dovuto buttare i 500 litri d’acqua e la scimmia. Ho passato le successive tre ore a svuotare e disinfettare il tank e la mia mente dalla sensazione di puro schifo. Finito lo sporco lavoro mi sono sentita autorizzata a cazzeggiare un po’ su internet ma no, internet d’un tratto non funzionava più. Torna sul tetto e scopri che una stronzissima scimmia ha giocherellato con i fili, distruggendoli e facendoci entrare acqua…ah ecco perché in casa intorno al modem e ai cavi c’era una pozzangherina…Nepal is very difficult my friend!